I Playground newyorkesi sono paragonabili ai nostriparchi giocodi quartiere, ma sono anni luce più evoluti e curati in allestimenti e dettagli.
Il termine significa letteralmente “terreno di gioco” o “campo da gioco” e nasce storicamente a Boston alla fine del 1800, dove i primi playground erano dei semplici box di sabbia che però assunsero un ruolo educativo fondamentale, tanto da dar vita a dei veri e propri movimenti e associazioni a favore dello sviluppo deiparchi giocoper promuoverne la diffusione.
A New York il termine playground è strettamente legato ai campi da basket “di strada” che da anni caratterizzano i quartieri newyorkesi tanto da ispirare documentari, libri (come The City Game) e addirittura anche esposizioni museali come quella del Museum of the City of New York.
Ad affiancare i rettangoli per cestisti e learee giocoper i più piccoli spesso si trovano anche dei campi da “American Handball”, uno sport con una pallina di gomma che viene colpita col palmo della mano contro il muro.
Questo pezzo lo dedico ai più giovani perchè ho scelto di raccontare la parte ludica dei playground rimandando ad un altro articolo quella sportiva.
Rispetto ai primi del Novecento i playground hanno avuto un’evoluzione architettonica e pedagogica importante, a tal punto che i semplici “sandbox” (le buche di sabbia) col tempo sono diventati delle vere e proprie opere d’arte in grado di lasciare a bocca aperta i bambini ma anche gli adulti.
A New York si contano 1268* playground sparsi nei cinque distretti: 233 nel Bronx; 398 a Brooklyn; 225 a Manhattan; 325 nei Queens; 87 a Staten Island. Sono incluse anche le aree di gioco delle scuole, ristrutturate e aperte al pubblico (nelle fasce orarie in cui non ci sono lezioni) grazie ad un progettodel Dipartimento per l’Educazione e un’associazione no profit.
Per quanto possa sembrare strano, New York è una città Kid Friendly (adatta ai bambini), e la presenza di tante aree gioco contribuisce a renderla più piacevole sia per i residenti che per i turisti. Tutti i playground rispettano degli orari di apertura e le zone con i giochi sono vietate agli adulti a meno che non siano in veste di accompagnatori dei giovani utilizzatori.
La scelta non sarà semplice: che siate viaggiatori maratoneti o frequenti passeggeri di taxi, se avete dei figli al seguito dovreste programmare un’ora di divertimento tra altalene e scivoli sbalorditivi.
La varietà è davvero considerevole e ho pensato di citarvene alcuni con particolari caratteristiche.
Esistono playground nei quali ci sono vere e proprie creazioni artistiche come il Tom Otterness Playground, la cui attrazione principale è lo scivolo con la forma di un bambino seduto.
Il Main Street Playground nel Brooklyn Bridge Park è completamente a tema marinaresco e dalla struttura principale che rappresenta un grande galeone si riescono a osservare vedute spettacolari del Brooklyn Bridge e del Manhattan Bridge.
E ancora, al Playground del Pier 25 sono disponibili un muro d’arrampicata e un campo da mini golf (nel quale forniscono anche mazze e palline) utilizzabile con solo 5 dollari.
Per immergersi in un mare di colori si può visitare il Chelsea Water Side Playground e il suo pesce gigante che in realtà è la struttura portante di uno scivolo disegnato daMichael Van Valkenburgh.
Nel River Side parkconoscereteil Dinosaur Playground dovesi trovanoalcune riproduzioni dei giganti estinti, mentre nel Billy Johnson Playground - costruito sul lato est di Central Park,vicino allo zoo - troverete uno scivolodi quasi 14 metriincastonato nella roccia e una riproduzione del Gapstow Bridge.
La scelta è davvero ampia e andare alla scoperta diqualcuno di questiparchi giocopotrebbe essere davvero un piacevole passatempodurante unavacanzanewyorkese.
Curiosità…
A New York, e più precisamente a Governor’s Island, esiste un playground davvero singolare frutto di un mix di culture tra Pop e Hippy con radici nord-europee: The Junk Playground, il playground della spazzatura. Quello che sembra una grossa discarica è invece un parco curato da volontari che si impegnano affinché i vostri bambini possano riscoprire l'ebbrezza del rischio di utilizzare un martello, o l’impiego insolito di un copertone nel quale saltare, o ancora un’altalena ricavata dai resti di vecchi listelli e logore corde in canapa. Costruito nel 2016, dopo un esordio complicato dovuto ai rischi notevoli ai quali i bambini sono esposti rispetto agli altriparchi giocotradizionali, oggi ha un discreto seguito, tanto che sono circa un migliaio le attrazioni simili in tutto il mondo.
Consiglio…
Nella vostra vacanza newyorkese con i bambini, programmate qualche tappa in questi angoli di verde perchè vi sarà utile per recuperare energia e potrebbe essere un compromesso adeguato per far sopportare ai vostri piccoli un paio d’ore in un museo.
Come il resto del tempo da trascorrere a New York, a mio parere, è meglio pianificare le tappe e partire con una minima idea di quale sia la posizione dei playground più interessanti o di quelli più pratici nei vostri spostamenti nella Grande Mela; in ogni caso se doveste trovarne uno particolarmente interessante che non era nella lista...concedetevi una deviazione.
"Il gioco è l'unico modo in cui può rivelarsi la massima intelligenza dell'umanità" (cit. Joseph Chilton Pearce, esperto di sviluppo dell'infanzia).
* fonte https://www.nycgovparks.org/facilities/playgrounds/
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